Risulta essere buona norma verificare l’impianto ogni anno, prima che arrivi l’inverno, ed effettuare le operazioni di manutenzione ordinaria, pulizia filtri e controllo fumi: questi giorni sono l’ideale per effettuare i controlli di “prima accensione” autunnale, chiamando un tecnico specializzato in grado di rilasciarvi le opportune certificazioni ed eventualmente il bollino blu. Approfittane anche per fare il punto della situazione sulla fornitura del gas e sui vostri consumi, che nei mesi freddi aumentano in maniera considerevole. Per risparmiare sulle bollette del gas affidati alle tariffe gas che ti propone MyBest.it: in pochi click potrai attivare l’offerta giusta per te ai prezzi più convenienti del mercato.
Gli ultimi aggiornamenti della normativa in materia hanno intensificato gli obblighi di controllo sui temi dell’efficienza energetica, senza tuttavia chiarire il quadro per i cittadini. Il tipo di verifiche e la periodicità dei controlli variano infatti in riferimento sia alle caratteristiche tecniche dell’impianto (potenza, alimentazione, ecc.) sia alla posizione geografica. Le indicazioni sulle tempistiche sono di fatto di competenza regionale, per cui la legge nazionale vale come requisito minimo ma le Regioni possono decidere per interpretazioni più restrittive. Hanno già deliberato in tal senso le Regioni Autonome della Val D’Aosta, Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Sicilia, e anche alcune Regioni a statuto ordinario come Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo e Puglia).
Vediamo insieme di fare chiarezza sulle revisioni delle caldaie.
Quali impianti sono soggetti ai controlli periodici – il nuovo Libretto d’impianto
Nell’ottobre 2014 è entrata in vigore la nuova normativa per i controlli degli impianti termici (impianti condominiali, caldaie per riscaldamento autonomo e/o per l’acqua calda sanitaria, sistemi di raffrescamento e condizionamento) che di fatto estende l’obbligo dei controlli per l’efficienza energetica anche ai condizionatori.
Tutti gli impianti termici per la climatizzazione domestica invernale, alimentati con combustibile solido o liquido, gas Metano o GPL, con potenza compresa tra i 10 e i 100 kW
Tutti gli impianti termici per la climatizzazione domestica estiva, con potenza superiore a 12kW.
Gli impianti per uso domestico solitamente hanno potenze basse per cui sono esenti dai controlli, tuttavia vi consigliamo di verificarne i parametri sulla documentazione rilasciata dall’installatore.
A chi spettano i controlli
Se i vostri impianti sono condominiali, non dovete fare nulla, se ne occuperà l’amministratore del condominio che stipulerà un contratto di manutenzione caldaia.
Se invece avete un impianto autonomo, ad esempio una caldaia a gas per l’acqua calda sanitaria o una caldaia per il riscaldamento della vostra abitazione, dovete provvedere alla revisione e, se richiesto sulla base della potenza dell’impianto, anche alla compilazione del nuovo Libretto di Impianto.
In caso di affitto come sempre sorge la domanda: chi se ne deve occupare, il proprietario o l’inquilino? In questo caso la legge parla chiaro, la responsabilità dell’impianto è in capo a chi detiene la disponibilità dell’immobile, cioè all’affittuario, in quanto i controlli rientrano nell’ordinaria amministrazione. Qualora si riscontrasse la necessità di interventi di tipo straordinario, ad esempio la riparazione o sostituzione di pezzi a causa di guasti, questi sono ritenuti invece a carico del proprietario.
Ricordate le cose da fare per trovare tutte le informazioni necessarie
Cercate i documenti del vostro impianto: il libretto delle istruzioni, la scheda tecnica, il foglio di collaudo e la dichiarazione di conformità rilasciata dall’installatore.
Verificate sul sito del vostro Comune (se superiore a 40mila abitanti), della vostra Provincia (relativamente ai comuni con meno di 40mila abitanti) e della vostra Regione nella sezione Energia la periodicità dei controlli obbligatori.
Prenotate l’intervento di un tecnico specializzato ed abilitato alle certificazioni.ie: