Risulta essere uno dei metodi di money management più diffuso tra i trader. Questo metodo a differenza della formula di Kelly non bada ai parametri di trading system (probabilità, rapporto guadagno e perdite), ma si basa sulla psicologia dell’investitore, ovvero quanto è disposto a perdere. Esistono diverse sfaccettature del metodo, ma il metodo base prevede di considerare lo stop loss come perdita per ogni singolo contratto. Noto il capitale a disposizione, si stabilisce la percentuale massima del capitale, che siamo disposti a perdere. Si divide la cifra che siamo disposti a perdere per lo stop loss che la nostra tecnica di trading ci suggerisce, in modo da determinare il numero di contratti che possiamo negoziare. Il metodo prevede di calcolare il numero di contratti dopo ogni trade e di procedere quindi, sommando e sottraendo i guadagni e le perdite ottenute. Facciamo un esempio per comprendere meglio il concetto. Supponiamo di avere un capitale di 100.000 € e di voler rischiare per ogni operazione al massimo il 5% del nostro capitale cioè 5000,00 €. La nostra tecnica di trading ci suggerisce di posizionare uno stop loss a 1000,00 €, ciò vuol dire che potremmo utilizzare un massimo di (5000/1000) = 5 contratti ovvero (Perdita Massima / Stop Loss). Se volessimo ridurre la percentuale di perdita del capitale al 4% avremo, (4000/1000) = 4 contratti come si vede il numero di contratti si riduce a man mano che si riduce la parte di capitale che siamo disposti a rischiare. Considerando che questo metodo, considera e quindi somma al capitale iniziale i guadagni e le perdite ottenute da ogni trade, si evidenzia come il numero di contratti possa variare in relazione all’andamento dell’operatività del trader.
Faccio un esempio per chiarire meglio il concetto, consideriamo un capitale di 100000 € una percentuale massima di rischio intorno al 5% e uno stop loss di 1000 €. Verifichiamo i risultati attraverso la seguente tabella.
NUMERO DI TRADE | CAPITALE | IMPORTO RISCHIATO | CONTRATTI | RISULTATO TOTALE |
1 | 100.000 € | 100000 € x 5% = 5000 € | (5000/1000) = 5 | -2000 € |
2 | 98.000 € | 98000 € X 5% = 4900 € | (4900/1000) =4,9 arrotonda per difetto a 4 | + 4000 € |
3 | 102.000 € | 102000 X 5% = 5100 € | (5100/1000) = 5,1 arrotonda per difetto a 5 contratti | + 2000 € |
4 | 104.000 € | 104000 X 5% =5200€ | (5200/1000) = 5,2 arrotonda per difetto a 5 contratti | – 5000 € |
5 | 99.000 € | 99000 X 5% = 4950 € | (4950/1000) = 4,95 arrotonda per difetto a 4 contratti | – 3000 € |
6 | 96.000 € | 96000 X 5% = 4800 € | (4800/1000) = 4,8 arrotonda per difetto a 4 contratti | +7500 € |
7 | 103500 € | 103500 X 5% = 5175€ | (5175/1000) = 5,17 arrotonda per difetto a 5 contratti | +20000 € |
8 | 123500 € | 123500 X 5% = 6175€ | (6175/1000) = 6,17 arrotonda per difetto a 6 contratti | -7000 € |
9 | 116500 € | 116500,00 X 5% = 5825€ | (5825/1000) = 5.83 arrotonda per difetto a 5 contratti | + 2000 € |
10 | 118500 € | 118500 X 5% =5925€ | (5925/1000) = 5,92 arrotonda per difetto a 5 contratti | +1200 € |
TOTALE | 119700 € | + 19700 € |
Come si evince dalla tabella, chiudiamo l’attività con un guadagno di 19700,00 €. Avremmo potuto impiegare percentuali molto più alte di rischio, esempio il 25% ottenendo sicuramente un profitto più elevato. Ma avremmo dovuto sopportare un downtrend molto più alto, è ciò non è sempre psicologiamente possibile.