Il percent volatility model come dice la parola stessa è un modello di money management che si basa sulla voltatilità del mercato. Fu ideato da Van Tharp nel volume “Trade your way to financial freedom”. Il modello cerca di stabilire la massima fluttuazione per il proprio capitale. Introduciamo un concetto importante che è la volatilità del mercato. Per misurare la volatilità ci serviamo dell’indicatore ATR il cui scopo è di misurare la volatilità dei prezzi ovvero le loro oscillazioni. Misurare la volatilità vuol dire tenere presente il concetto di range, ovvero la differenza tra massimo e minimo di un certo numero di giorni diviso il numero di giorni o osservazioni considerate. Nel nostro sistema possiamo calcolare la volatità in modi diversi sia come semplice differenza tra massimo e minimo oppure in maniera più precisa e consigliata, utilizzare l ATR. L’ ATR ha come base di calcolo il True Range. Per calcolare il True Range dobbiamo prendere in considerazione i seguenti dati:
Distanza tra massimo e minimo di ogni candela o barra considerata;
Distanza tra prezzo di chiusura di ieri e massimo di oggi;
Distanza tra prezzo di chiusura di ieri e minimo di oggi;
Il valore più alto tra questi tre è chiamato True Range. E’consigliabile tenere presente anche eventuali aperture in gap. Ora facciamo un esempio per capire come si calcola ATR. Consideriamo un barra giornaliera del Ftse che presenta un massimo di 15000 e un minimo di 14500, il range di tale barra è 15000(Massimo) – 14500 (Minimo) = 500. Se però questa barra avesse aperto in gap up sulla chiusura della barra precedente e quindi la chiusura di questa barra fosse stata 14200 avremmo avuto che il True Range sarebbe stato: Massimo (15000) – Chiusura Barra Prec (14200) = 400 questo sarebbe stato il true range. Ovviamente dovremmo considerare la volatilità non di una singola barra, ma di più barre, per posizioni brevi almeno una media di 4-5 giorni, mentre per posizioni lunghe almeno 20 giorni. Supponiamo che il true range negli ultimi conque giorni avesse assunto questi valori:
1 giorno 400;
2 giorno 350;
3 giorno 500;
4 giorno 450;
5 giorno 280.
L’ATR sarà uguale a: (400+350+500+450+280)/5 = 396
Ogni punto sul FTSE vale 5 €, moltiplicando 5 € X 396 punti otteniamo 1980 € che è la volatilità media del prezzo per lo strumento finanziario analizzato.
Supponiamo di avere 100000 € di capitale e di voler fissare una fluttuazione massima del 2% ovvero uno stop massimo del 2% del nostro capitale, in relazione alla volatilità quanti contratti posso acquistare??
contratti = INT (2000/1500) = 1
Dunque abbiamo la seguente formula:
contratti = INT (Delta% * capitale) / (Atr(periodo) x pf)
dove:
Delta% = il rischio massimo ovvero il nostro stop loss;
capitale = il capitale a disposizione;
Atr = valore della volatilità per i periodi considerati;
pf = prezzo per punto dello strumento finanziario analizzato.
Si possono trarre facilmente alcune considerazioni importanti. Il metodo può fermarsi per alcuni periodi, ad esempio quando la voltatilità è molto alta, con escursioni maggiori del prezzo, ma può riprendere appena la volatilità si abbassa o può incrementare il numero di contratti in relazione alla diminuzione della volatilità. Se c’è bassa volatilità si rischia di meno e con un minor rischio si può operare anche con capitale ridotto.