Il conto corrente è una spesa rilevante nelle tasche dei risparmiatori; per individuare meglio il problema, l’Università Bocconi ha effettuato una simulazione per conto del Corriere Economia dalla quale si è riscontrato che le spese mensili per le commissioni bancarie possono arrivare fino a 111,70 euro; ora, anche se il dato si riferisce al solo mese di dicembre, ovvero al mese più oneroso per i correntisti poiché le banche scaricano la maggior parte dei loro costi, ci si rende conto benissimo che l’importo è particolarmente rilevante.
Le voci di costo più incisive e che andrebbero monitorate con molta attenzione sono in prevalenza quelle nascoste e che fino ad oggi erano appunto difficili da individuare; ora invece, l’estratto conto del mese di gennaio sarà il primo a contenere l’Indicatore sintetico di costo; l’Isc è stato chiesto dalla Banca d’Italia per consentire un migliore confronto tra i diversi conti correnti e di conseguenza garantire una maggiore trasparenza dei costi.
L’obiettivo principale, dunque, è quello di sensibilizzare i consumatori a non sottovalutare le spese relative al conto corrente poiché, se raggruppate tutte insieme possono arrivare a incidere in modo sensibile sul proprio bilancio familiare.
Nell’indagine condotta dall’Università Bocconi sono stati presi in considerazione 12 istituti bancari: Ubi, Mps, Unicredit, Intesa Sanpaolo, Bnl, Credem, Banca Sella, Carige, Cariparma, Banco Popolare, Antonveneta, Bpm; su ogni conto di queste banche sono state simulate le stesse operazioni come ad esempio l’accredito di uno stipendio, versamenti di assegni e così via al fine di riscontrare la media dei costi sostenuti per le diverse commissioni.
Per quanto riguarda le carte di credito si sono dimostrate tra le spese più costose da sostenere con una media di 30 euro e punte che arrivano fino a 36 euro; i Bancomat, invece, generano costi fissi medi di 10 euro ma il vero problema è rappresentato dalle commissioni per i prelievi su sportelli bancomat di altre banche.
Attenzione anche alle commissioni per le domiciliazioni del pagamento delle bollette o per quelle relative al pagamento per la richiesta di un prestito personale. Infine sono da segnalare anche le spese per il deposito titoli e per il pagamento tramite bonifici.