Come si possono ridurre i consumi degli elettrodomostici di casa? Come si può risparmiare in bolletta abbattendo gli sprechi inutili? Una risposta molto semplice che vi abbiamo dato più volte nei nostri decaloghi sul risparmio in casa è quella non solo di spegnere le varie attrezzature elettriche domestiche ma anche di staccare lo stand by. La lucettina che mostra che l’elettrodomestico è in funzione, seppur in modalità dormiente, e che è pronto all’utilizzo non appena se ne presentasse l’esigenza.
Certo lo stand by è comodo, ci fa accendere la tv senza alzarci dal divano, ci mostra se il router funziona, ci avverte se abbiamo lasciato accesa la lavatrice. Ma quella piccola lucina consuma, così come spesso consumano anche gli elettrodomestici, seppure spenti.
Non ce ne accorgiamo perché alla fine in bolletta non possiamo vedere il consumo di ogni elettrodomestico ma introducendo pochissimi semplici accorgimenti si vede come il risparmio c’è, ed è consistente. Due regole in assoluto: spegnere anche lo stand by e, se gli elettrodomestici sono costruiti in maniera tale da impedire questa soluzione, comprare delle ciabatte con interruttore e spegnere l’interruttore generale togliendo l’erogazione della corrente.
Sì perché non ce lo immagineremmo ma a volte un elettrodomestico in stand by consuma quanto uno acceso. Gli studi dell’Unione Europea dicono che quasi il 12% dei nostri consumi arrivano da elettrodomestici spenti: si parla di una cifra tra i 60 e i 70 euro l’anno a famiglia. In assoluto gli strumenti che consumano maggiormante, anche non in funzione, sono le stampanti, i decoder, i router, le tv plasma o lcd, gli impianti dolby sorround e le macchinette del caffé. Addirittura si arriva al caso paradossale dei videogiochi, come la Playstation, che praticamente consumano la stessa corrente da accesi e da spenti.