Molte aziende applicano dei blocchi al sistema di navigazione in Internet oscurando alcuni siti Web che potrebbero causare distrazione ai dipendenti; ovviamente tra i vari siti Internet oscurati i primi della lista sono i social network.
Eppure sembra che qualcosa stia cambiando e che se usati con moderazione, questi siti possano addirittura giovare alle performance lavorative.
Sul tema è stata condotta un’indagine da 390 dirigenti delle aziende del Regno Unito, Germania, Francia, Italia, Paesi Bassi, Svezia e Russia dalla quale è emerso che il 48% degli intervistati si dice favorevole a non applicare queste misure restrittive dell’utilizzo di Internet, mentre il 47% sostiene esattamente il contrario, ovvero che queste cautele giovano ad una migliore attività lavorativa e aiutano a non distrarsi.
Ovviamente, parlando con i dipendenti delle aziende, tutti si dicono favorevoli ad un uso senza inibizione della rete e soprattutto chiedono che sia data la possibilità di accedere a siti come Facebook, Twitter e simili.
Dal canto loro le imprese si dividono: il 40% sostiene infatti che sui vantaggi di avere un clima lavorativo più sereno e maggiore innovazione, prevalgono gli aspetti negativi come il calo della produttività, vulnerabilità ai virus e via discorrendo, mentre il 31% sostiene il contrario. Infine per il 23% delle aziende è equivalente, ovvero i rischi connessi ad una maggiore accessibilità della rete e i rispettivi vantaggi si equivalgono.