Mentre un dipendente lavora esclusivamente per un datore di lavoro ed è pagato da questo, chi lavora in proprio offre il suo lavoro ‘al mercato’ e riceve denaro dalla vendita dei propri prodotti o servizi. Il dipendente ha in genere la garanzia che ogni mese sarà pagato, mentre chi lavora in proprio deve continuamente trovare nuovi clienti o commesse.
Rispetto a un dipendente, chi lavora in proprio ha molta più autonomia, ma minori sicurezze. Chi lavora in proprio può impostare la propria attività come meglio crede, e, se le cose vanno bene, guadagnare molti soldi. D’altra parte non ha la garanzia di ricevere uno stipendio tutti i mesi, e deve inoltre investire una buona parte dei propri risparmi nella propria attività, senza sapere in anticipo quale saranno i risultati.
Sulla base del denaro richiesto per avviare la propria attività, è possibile distinguere fra:
Attività che richiedono soprattutto intelligenza, conoscenze tecniche e buone capacità comunicative, quali ad esempio un consulente aziendale o un esperto di contabilità che operano presso i clienti
Attività che richiedono alcune attrezzature, una certa quantità di materiali, e spesso un piccolo magazzino (gran parte delle attività si svolgono presso i clienti): imbianchino, piastrellista, idraulico, decoratore, muratore, elettricista, etc.
Attività che richiedono un negozio o un ufficio aperto al pubblico opportunamente attrezzati: fornaio, pasticcere, macellaio, meccanico riparatore d’auto, barbiere, calzolaio, avvocato, commercialista, notaio, etc.
Attività che richiedono attrezzature costose: produzione di prodotti industriali, stazioni di servizio, hotel, ristoranti, etc. o un rilevante capitale iniziale per acquistare dei prodotti che poi vengono rivenduti, quali ad esempio tutte le attività all’ingrosso.
Chiunque è libero di avviare un’attività in proprio a condizione sia disposto ad accettare un certo livello di insicurezza e incertezza. Chi lavora in proprio non deve sottostare a un supervisore, ma la qualità del suo lavoro è controllata dal cliente per cui il prodotto o servizio è realizzato. Ci saranno clienti a sufficienza solo se il prodotto o il servizio sono di buona qualità, e se l’imprenditore è capace di organizzare la sua attività in modo efficiente e organizzare le vendite in modo efficace. Chi lavora in proprio non può mai diminuire il suo impegno, il successo di oggi non è garanzia per il futuro, e la concorrenza è continua.