Quando si effettuano dei colloqui di lavoro in periodi particolarmente intensi si può decidere di svolgerli telefonicamente: in questa maniera si risparmia tempo. Ma come condurre nella maniera migliore un colloquio con un potenziale dipendente che non è presente in maniera fisica? Ecco alcuni consigli. Per prima cosa, sarà bene esaminare i curriculum prima di effettuare le chiamate, in modo da effettuare una prima scrematura fra i candidati e conoscere già le loro caratteristi oche.
Come per un colloquio normale, sarà bene prepararsi prima le domande da fare, che riguarderanno le competenze del candidato, la sua storia di lavoro, i suoi progetti per il futuro, la situazione personale, la sua conoscenza circa la nostra azienda e altri dettagli pertinenti.
Al momento della chiamata, che avverrà in data e ora concordate con il candidato (assolutamente da rispettare!), bisognerà avere carta e penna sottomano, così da poter prendere appunti. Anche il curriculum del candidato dovrà essere sotto i nostri occhi, per poterlo consultare e chiedere eventuali chiarimenti o approfondimenti.
Infine, meglio evitare lunghe pause nella conversazione: danno un aspetto meno professionale. Alcuni silenzi possono essere utili, per forzare una risposta da parte del candidato, ma troppi silenzi danno un’impressione di scarsa organizzazione.
Errori tipici
Il selezionatore alle prime armi commette alcuni errori tipici.
A volte cerca di sedurre il candidato, nel senso che cerca di essere simpatico e accondiscendente. L’errore più grave è lasciare intendere al candidato che ha ottime probabilità di ottenere il lavoro, o che addirittura sarà scelto lui alla fine delle selezioni.
Un altro errore è non scrivere appunti sul candidato (nel corso del colloquio o subito dopo) soprattutto se ci si trova ad incontrare decine di persone al giorno. Prima o poi dovremo stendere un report al nostro responsabile che ci chiederà quali sono i candidati più indicati. Cosa gli diremo se non abbiamo preso appunti sul curriculum.
Errore madornale che commettono i selezionatori alle prime armi quando sono sotto stress: chiamare il candidato dopo aver dato solo una veloce occhiata al curriculum. Conoscere la persona con la quale dovremo parlare permetterà di fare domande mirate.
Altro errore: non saper condurre l’intervista. Alcune persone sono logorroiche, sembrano fiumi in piena. Tu gli domandi se si sono trovate bene nel loro precedente ambiente di lavoro e loro partono a raccontarti pettegolezzi su ex colleghi e amenità varie.
Altre persone invece sono timide e chiuse e tendono a rispondere a monosillabi.
Siete voi che conducete il gioco e portate l’intervistato a dire quello che volete: i logorroici vanno frenati, i timidi vanno stimolati.